L’altare
L’altare si erge davanti all’abside sovrastato da un tempietto, forse la parte di maggior pregio dell’insieme.
La costruzione è in mattoni ricoperta di marmi e risale, come recita una lapide posta sulla parete della navata, accanto al confessionale, al 1783: non molti anni più tardi, dunque, di quando la Chiesa Parrocchiale fu affidata al Clero milanese (1772).
Le piccole absidi laterali
Le absidi che chiudono le navatelle laterali sinistra e destra sono occupate da due altari dedicati rispettivamente al Sacro Cuore di Gesù e a San Giuseppe.
Ambedue mostrano una pala che ricorda il soggetto e, nei catini absidali, dipinti allegorici di Carlo Morgari.
Il pulpito
Il pulpito, posto a ridosso del primo pilastro in pietra sul lato sinistro, è opera dello scultore Gualtiero Anelli (1929), come pure le stazioni della Via Crucis e le acquasantiere, all’inizio della navata centrale. Le opere sono tutte realizzate in marmo chiaro e riprendono le forme e lo stile romanico.
San Grato, Vescovo d’Aosta
È la prima nicchia che si incontra entrando in chiesa sulla destra. Invocato dalla devozione popolare come difensore dai fulmini e dalle tempeste, fu ricordato al termine della guerra del 1940-45, dedicandogli questo altare come ex voto perché la chiesa fu risparmiata dai bombardamenti che afflissero il quartiere. Nella parte inferiore, su vetro, l’elenco dei caduti delle guerre.
Sant’Antonio da Padova
Di seguito sorge l’altarino dedicato a Sant’Antonio da Padova, oggetto di particolare devozione nella nostra Abbazia. Sul lato destro si trova una misteriosa nicchia protetta da una grata, con incavata la sagoma delle dita di una mano (forse anche questo luogo devozionale).
Madonna di Caravaggio
Più avanti, una vasta nicchia con la statua della Madonna di Caravaggio copre una precedente cappella più grande, di cui resta parzialmente visibile la volta originale.
Altre nicchie
Ai lati dell’ingresso della sacrestia vi sono due piccole nicchie, dedicate a San Nicola e Santa Lucia. Sulla sinistra dell’entrata in sacrestia si trova la nicchia dedicata ai Santi Gioacchino e Anna, genitori della Vergine Maria, raffigurati con la figlia nella parete frontale, opera di Carlo Morgari (1942). Al termine della navata di destra si trova la nicchia dedicata alla devozione di Maria Bambina, che ha nel suo cielo una raffigurazione di Santa Teresa di Gesù Bambino, dipinta da Luigi Morgari nel 1941.