Nasce a Crescenzago (Milano) il 25 giugno 1910, da famiglia povera e numerosa e resta subito orfano di padre. Avviato agli studi dai Padri monfortani, prosegue nel seminario milanese di Venegono.

Il 22 maggio 1937 è ordinato sacerdote dal Card. A.I. Schuster; viene destinato all’educazione di ragazzi handicappati, presso l’Istituto S. Vincenzo di Via Copernico.

Dal 1937 al 1939 completa e specializza gli studi; collabora con Monsignor Dotta alla prima edizione dei messalini festivo e quotidiano.

Il 28 gennaio 1941 è trasferito come coadiutore alla nativa Crescenzago: siamo in piena guerra.

Su denuncia anonima, il 15 gennaio 1944 è arrestato e incarcerato a San Vittore, raggio politici. Invece della condanna alla fucilazione, viene rilasciato il 18 febbraio.

Il 17 ottobre 1951 è destinato coadiutore a Milano, in Santa Maria alla Porta, quale Assistente alla Madonna del Castello.

Muore vittima di un incidente stradale a Inzago il 30 dicembre 1960. Viene sepolto nel cimitero di Crescenzago.

Nel 1971 vengono pubblicati i suoi diari. Il 28 settembre 1986 ha luogo la solenne traslazione delle sue spoglie presso il cimitero di Lambrate.

Il 28 settembre 1986 gli viene conferita la medaglia d’oro alla memoria della sua attività nell’aiutare i profughi ebrei e tutti gli sbandati, partigiani e fuggitivi.

Cronaca del 25 aprile 1945

Degli anni della guerra, dell’oppressione tedesca, della Resistenza don Bigatti ha tenuto precisi e preziosi diari poi pubblicati: sono una documentata testimonianza di quella che fu la Resistenza dei partigiani Cristiani.

Ricordiamo solo un piccolo episodio di quella che fu la feconda attività di don Enrico.

La Madunina del punt
Composto nel 1949 con parole di don Enrico Bigatti e musica del maestro Danilo Dusi (Crescenzago, 1928-1985), questo canto fu eseguito lo stesso anno quando venne inaugurato l’affresco del Morgari “Annunciazione di Maria” sopra il Naviglio in piazza Costantino a Crescenzago, oggi chiamata “Madonna della Liberazione”.
Immagini di don Enrico