La volta a botte
Alla base della volta si trova il ciclo mariano della Transitio Virginis, riguardante, cioè, le ultime vicende terrene della Madonna, così come sono state tramandate dai Vangeli apocrifi. La storia, raccontataci con sobrietà e chiarezza, è divisa in quattro riquadri disposti in ordine cronologico.
Il primo, sul lato sinistro e più vicino al catino absidale, è la Seconda Annunciazione: l’Arcangelo Michele, diviso dalla Vergine da un’esile colonna tortile, annuncia a Maria, porgendole un ramo di palma, la sua imminente morte che la Madonna accetta con un gesto di estrema pacatezza.
Il secondo, a sinistra del precedente, è la Dormitio Virginis (Dormizione della Vergine): il corpo della Madonna è disteso sul letto funebre circondato dagli Apostoli, di cui solo cinque sono visibili, a causa della grossa lacuna che impedisce la totale lettura della scena. I volti superstiti sono però assai pregevoli.
In primo piano possiamo individuare Pietro, con solo metà volto ma di cui scorgiamo i piedi, e Andrea. Quest’ultimo è riconoscibile per i capelli arruffati e la folta barba che ricordano l’aspetto di Giovanni Battista, di cui era discepolo prima della chiamata di Gesù.
Il terzo riquadro, di fronte alla precedente scena, è il Funerale della Vergine: il letto funebre con il corpo di Maria viene portato in processione dagli Apostoli.
Il quarto, a sinistra del precedente, è l’Assunzione: Maria, monumentale nella posa, con le braccia spalancate in segno di preghiera e di lieta e serena accettazione, è sollevata in cielo da due Arcangeli, in una mandorla coi colori dell’arcobaleno, che ripete quella del Figlio nel catino absidale.
Inoltre il resto della volta, divisa al centro da una fascia ornamentale, presenta figure simboliche racchiuse entro “medaglioni” decorati: a sinistra grifoni, a destra leoni rampanti. In origine dovevano essere ventiquattro per lato, oggi ne restano visibili solo una parte, alcuni integri mentre altri frammentari.
La volta dell’Agnello
La volta a crociera che precede il presbiterio, presenta un disco centrale contenente l’Agnus Dei: l’Agnello, simbolo di Gesù, reca ancora i segni della Passione, un piccolo fiotto di sangue, ma nel contempo con la zampa sorregge il vessillo di vittoria sulla morte.
Da questa figura centrale si dipartono quattro fasce, decorate con intrecci vegetali, che dividono le vele al cui interno trovano posto quattro medaglioni con le raffigurazioni di angeli adoranti. Una curiosità: nella vela rivolta verso la controfacciata, notiamo, tra l’angelo e l’Agnello,
un tondo dal bordo rosso e senza alcuna decorazione. Si tratta di una apertura, otturata durante i recenti restauri, che antecedentemente si trovava in corrispondenza di un’analoga fessura sul sottotetto. È probabile, come ci tramanda la tradizione norale, che, proprio al di sotto di essa, venisse collocato il capo del defunto nel momento della celebrazione delle esequie. L’oculo veniva così a simboleggiare la via verso il Cielo che percorreva l’anima dello scomparso.
Le prime tre campate
Le vele delle prime tre campate, a partire dall’ingresso, ripetono la decorazione della volta dell’Agnello: da un disco centrale, con raffigurazioni unicamente decorative, si dipartono quattro elementi che suddividono le vele. Questa volta non più fasce affrescate, bensì costoloni in cotto. Inoltre, come nella volta che segue il presbiterio, ritroviamo su ogni vela, tranne che su quelle della campata addossata alla controfacciata, un medaglione anch’esso con elementi decorativi.
È da notare inoltre come le vele siano cosparse di numerose stelle rosse di diversa fattura che ricordano il firmamento punteggiato di stelle. È stata avanzata la suggestiva ipotesi che la decorazione del soffitto rappresenti il manto della Madonna. Ciò sarebbe supportato dal ritrovamento degli affreschi del battistero dove la Madonna, che riceve l’omaggio dei canonici, è rivestita di un manto bianco ricoperto di stelle.
Infine, graziose decorazioni geometriche e a intreccio vegetale sono visibili nei grandi sottarchi che dividono ogni campata dall’altra e in quelli che dividono le campate laterali da quella centrale.