Trasfigurazione del Signore

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La ricorrenza di sabato 6 agosto

Che cosa ha rappresentato in fondo questo momento della Trasfigurazione? Ha rappresentato la circostanza in cui agli apostoli che avrebbero dovuto guidare tutta la storia della Chiesa è stata data l’evidenza della dignità di Cristo.

L’evidenza del Suo destino di “Signore della storia e del mondo”. Ma questa evidenza che contenuto aveva?

Che gli apostoli con Lui si sentivano felici, stavano bene come non mai, tant’è vero che hanno detto “stiamo qui, piantiamo delle tende e restiamo qui per sempre”.

Quando l’uomo “sta bene come non mai”? Quando non ha più la prova e il dolore? Il contenuto del dialogo tra Cristo e gli apostoli mentre scendevano dalla montagna elimina questa identità, questa ipotesi non è vera.

L’uomo “sta bene come non mai” quando gli diventa familiare la coscienza del suo destino.

Vale a dire: quando gli è diventato familiare lo scopo positivo di tutto quello che fa e ha la prospettiva della permanenza di quello che lui è, quando ha la prospettiva della permanenza dei suoi desideri giusti e buoni che ha nel cuore.

È quanto viene espresso nella formula del Battesimo quando nella benedizione finale si dice: “Iddio che ha dato alle madri cristiane la lieta speranza della felicità eterna per i loro figli…”

L’uomo è felice quando ha chiaro lo scopo della sua vita.

(L. AMICONE – L. GIUSSANI, Sulle Tracce di Cristo)